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Il movimento come strumento dell'apprendimento anche tra i banchi di scuola

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"  Le mani sono l'organo dell'intelligenza"  dice Maria Montessori," le mani che "provando e riprovando" (Galileo) hanno permesso l'evoluzione del sapere scientifico, dell'arte, degli strumenti musicali, della tecnologia, delle coltivazioni" (Grazia Honegger Fresco - Dalla parte dei Bambini - L'Ancora srl - 2011).

E le mani sono sempre in movimento, il tatto è il senso che i bambini, sin dalla più tenera età, usano continuamente, spinti dall'impulso a toccare, manipolare, smontare, travasare. Date ad un piccolo di alcuni  mesi dei contenitori e degli oggetti di qualsiasi genere e, come a tutti sarà capitato di osservare, rimarrete incantati a guardare quanti passaggi tra uno e l'altro saprà inventarsi.

Il movimento della mano, e le neuroscienze lo confermano, facilita l'apprendimento; ed il movimento del corpo, in generale, è un bisogno così profondo, anche tra gli adulti, che non possiamo trascurare, presi dalle convenzioni sociali più diffuse che spesso fanno coincidere la staticità con la tranquillità e la correttezza di comportamento. Ci siamo mai chiesti perchè i bambini sono terribilmente attratti dalla preparazione degli alimenti? Farine, impasti, verdure da spezzettare, il paradiso per i piccoli curiosi,  spinti alla manipolazione di oggetti che incredibilmente e magicamente si trasformano in pane, dolci, minestre, creme. Oppure la sabbia, la terra che si può scavare, formare, fare e disfare nelle forme più disparate, la creta, la plastilina che con tanti colori permette di allenare la manipolazione e stimolare la fantasia. E ancora, oggetti, forme geometriche da sentire, sovrapporre, incastrare in mille modi da sperimentare; e l'acqua, incredibile elemento che assume qualsiasi forma, sguscia, si insinua dappertutto ma può essere contenuta e rinchiusa.

Permettiamo ai bambini di liberare questo bisogno, non solo nella primissima infanzia, anche crescendo e nella scuola dell'obbligo, che continui a facilitare l'apprendimento con il movimento e non rinchiuso dietro al banco e alla necessità dello stare fermi a lungo.

Il movimento a volte destabilizza e sembra evocare disordine, mancanza di controllo e disorganizzazione: in realtà, quando il movimento è studiato e consentito nel rispetto delle regole, è molto efficace per i fini scolastici, che sono proprio l'apprendimento sia delle regole che dei contenuti. Imparare a scrivere partendo dal tocco delle lettere smerigliate, quindi facilmente percepibili, apprendendo con le mani il movimento che poi guiderà il verso corretto del tratto scritto è qualcosa di incredibilmente affascinante se osservato su bimbi anche in età prescolare, già attratti dalle lettere e dalla magia della scrittura e della lettura,  l'autonomia di esprimere idee, nomi, oggetti, la grande conquista che rappresenta un ulteriore passo avanti verso l'indipendenza. Non è più il genitore che legge per il bambino ma è lui o lei che spontaneamente e con grande libertà agisce ed apprende autonomamente. Non è forse una grande conquista? Maria Montessori lo sa ed accompagna in questo viaggio i bimbi nel momento della loro massima curiosità verso questo mondo, ancor prima del momento istituzionalmente riconosciuto, come l'inizio della scuola primaria. Naturalmente se il bambino non è pronto non viene forzato, nel rispetto dei suoi tempi e dei suoi modi; quando lo sarà andrà da solo a cercare gli strumenti che consentiranno questo nuovo passaggio.

Il movimento quindi è maestro, è saggezza, è libertà, è capacità di collocarsi nel tempo e nello spazio, è sperimentarsi, usare il corpo questo sconosciuto, è conoscere i propri sensi e provare delle emozioni; pensate all'espressione di gioia del bambino con le mani nella sabbia per la prima volta, immagine impagabile ed espressione che vorremmo rimanesse sempre su quel volto pieno di voglia di imparare. Portiamolo con noi sempre quello sguardo e consentiamogli sempre di riaffiorare.

 


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