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Educare al riposo per ricaricare le energie

Categoria: Educare
riposo_relax_bambini

Oggi si parla sempre più spesso di stress. La parola deriva dall’inglese e significa sforzo, spinta, punto di rottura. Lo stress è per molti, anche giovani e giovanissimi, la reazione a stimoli dannosi che esercitano su di noi condizioni  fisiche, chimiche e psichiche quotidiane.

 

L’eccessivo carico di lavoro, di obblighi e doveri provoca il nervosismo che definiamo stress. Chi è soggetto a tale fenomeno perde energia ed efficienza fisica, riduce le prestazioni scolastiche o lavorative intellettuali e mentali.
Il desiderio di chi, con fatica, conduce una vita di impegni e doveri, è quello di riposare, di fermare, almeno per il tempo necessario a ricaricarsi, il ritmo serrato a cui si sente costretto.
A volte ciò è possibile, se si ha innanzi tutto la consapevolezza che è necessario rallentare…Non sempre ci rendiamo conto che ogni energia va verso l’esaurimento e le migliori intenzioni di “tener duro” troppo  a lungo, “finiscono col finirci”.
Altre volte ci si rende conto della necessità di riposare ma non si riesce ad organizzare il proprio tempo personale (tra lavoro, famiglia, hobby ed impegni vari) in modo da ricavare spazi di relax adeguati.
Altre volte ancora si è consapevoli, si riesce a trovare il tempo libero necessario, ma lo si spreca perché non lo si sa utilizzare perché davvero soddisfi il bisogno di riposo.
Tre errori fondamentali quindi ci accompagnano e ci vincolano ad essere sempre più stanchi, nervosi, insoddisfatti..stressati!
Come riconquistare la pace, l’energia, il sorriso del… “settimo giorno”?
Aiutiamo anche i nostri ragazzi educandoli ad una sensata e positiva gestione del tempo? Quante volte i genitori ritengono che il figlio “non fa mai abbastanza per lo studio”, “butta via il tempo davanti alla tv”, “non ha tempo per aiutarmi”, “spreca il sonno la sera e non riesce a svegliarsi al mattino” ! Si potrebbe continuare ancora con tanti altri esempi e modi di dire che riguardano lo spreco della risorsa che il tempo costituisce per ciascuno!

I ragazzi in effetti non riflettono troppo sul bisogno di riposare perché l’energia vitale che è in loro li porta a desiderare di fare tante cose e a cercare di farle tutte (spesso anche parecchie insieme: guardano la tv mentre fanno i compiti o telefonano agli amici mentre cenano). Tocca ai genitori richiamare, ma ancor prima insegnare, quali sono i tempi di riposo necessari al fisico e alla mente per crescere bene, senza fatiche inutili e dannose. Sempre troppo spesso ai  bambini non vengono proposte regole circa l’ora di coricarsi la sera; la libertà che viene loro concessa di star svegli fino allo sfinimento comporta conseguenze serie ( sia per la crescita fisica che intellettiva).

Occorre che i genitori insegnino, fin da piccolo, al figlio come riconoscere i segnali di stanchezza ( gli occhi stanchi, il respiro più lento, i muscoli tesi..)  e  come  accettarli serenamente perché coincidono con momenti che possono essere piacevoli (ad esempio i riti della buonanotte non dovrebbero sparire solo perché il bambino ormai sa coricarsi da sé).
Un bambino che sappia riconoscere di essere stanco riconosce anche la necessità di riposare: cercherà allora momenti opportuni durante la giornata, coglierà segnali di orario adatto ad andare a letto, saprà non esagerare durante le attività per organizzare anche momenti di relax utili (come uno spuntino durante i compiti, un momento di pace dopo la mattinata scolastica).
Ma a questo punto anche per un figlio scatta la domanda fatidica “ come fare a riposare?”. Incombe anche per l’adulto la sensazione che a volte riposare sia faticoso perché richiede la capacità di decidere cosa, fisicamente e psicologicamente , sia realmente utile per ricaricarci di energia.
Molte persone riconoscono “l’aiuto” derivante da “qualcosa”: il caffè, la sigaretta, un po’ di tv, un panino con la nutella (e purtroppo non sempre i rimedi sono usati da persone dell’età giusta!). Paradossalmente queste cose determinano un effetto contrario all’obiettivo: sovraccaricano fisico e nervi tanto da aumentare il livello di stress invece che diminuirlo.
Meno persone riconoscono gli effetti benefici di un po’ di movimento, una telefonatina ad un amico, una musica rilassante, un bagno caldo e profumato, un sonnellino ristoratore. Questi sono gesti benefici di chi si vuol bene o, per educare, vuol bene all’altro nel consigliarli!
Aver bisogno di riposare. Riuscire a trovare il tempo per farlo. Sapere cosa fa davvero bene. Ecco i tre suggerimenti fondamentali.
Si può aggiungere che il silenzio, le posizioni corporee rilassanti, i tempi adeguati per queste attività creano i presupposti perché sia il fisico che la mente abbiano uno spazio “riconosciuto” per i propri bisogni. Se corpo e mente hanno bisogno di relax sapranno suggerire modi adeguati e “sani”.
Pensare, ricordare, inventare, sentire e ascoltare, gustare: sono azioni del tempo libero. “Tempo libero” significa “libero da ingombranti fatiche”, “libero da vincoli stressanti”. Il tempo libero deve restare tale per avere un effetto benefico su di noi.
Iniziano le vacanze estive…sarebbe bello che il tempo libero dei nostri ragazzi consentisse loro almeno di riposare a sufficienza! A noi aiutarli a capire, trovare  e scegliere modi , tempi e spazi adeguati.

Dicono in Irlanda:
trova il tempo di lavorare, è il prezzo del successo;
trova il tempo di riflettere, è la fonte della forza;
trova il tempo di giocare, è il segreto della giovinezza;
trova il tempo di leggere, è la base del sapere;
trova il tempo di essere cortese, è la strada della felicità;
trova il tempo di sognare, è il sentiero che porta alle stelle;
trova il tempo di essere contento, è la musica dell’anima!

Lucia Todaro


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