Forza bambini Merendi(AMO)ci!

Merenda deriva dalla parola latina meritare e da qui  la consuetudine di considerala il pasto non  dovuto ma un extra rispetto ai consueti colazione-pranzo-cena.

Molto spesso abbiamo sentito dire ai bambini che la merenda se la debbono meritare o che è un premio per essersi comportati bene, perché troppo spesso la si considera un extra tipico dei momenti di festa o i giorni di vacanza.
In realtà non condivido  questo tipo d’approccio poiché per me la merenda sia a metà mattina o nel pomeriggio è un momento importante che può caratterizzare una giornata e fornire l’energia e l’umore necessario per proseguire le attività quotidiane.

I nostri figli  affrontano, insieme a noi, la frenesia di tutti i giorni: sveglia presto alla mattina per andare a scuola, molte ore passate con altri bambini ed insegnanti e spesso, dopo la scuola, attività sportive o ricreative. Queste giornate hanno bisogno di brevi momenti in cui potersi fermare e gustare qualcosa non solo che riempia lo stomaco ma che ci faccia stare bene.  Il cibo è un viaggio che comincia dai colori, dalle consistenze e dai ricordi che ci legano ad un sapore. Dolce o salata, cruda o al forno, salutista, di stagione, secca o confezionata, biologica o etnica, abbondante o piccola…sono alcune delle domande che ci facciamo più spesso. Provo a darvi alcuni spunti su cui poter formulare poi la merenda per i vostri bambini.

Secondo l’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) la merenda deve fornire tra il 5/7% del fabbisogno giornaliero. Il monte calorico deve tenere conto della qualità degli alimenti, da evitare quelli confezionati con presenza di conservanti, coloranti o molti zuccheri. Una nota utile per leggere le etichette: la successione degli ingredienti di un prodotto indica in modo decrescente la percentuale di presenza nell’alimento.

Tra il pranzo o la cena e la merenda debbono passare almeno un paio di ore così il corpo ha il tempo di smaltire le calorie introdotte e il metabolismo resta attivo.
Alla merenda bisogna dare il giusto tempo, almeno 10/15 minuti, che permettono di gustarla  con calma  e di ricaricarsi per il resto della giornata.
La merenda deve essere molto varia e può spesso aiutarci ad introdurre, ai nostri figli, nuovi sapori e consistenze e soprattutto riesce ad educarli alla stagionalità degli alimenti. Consiglio di alternare le merende salate a quelle dolci.

Una ricetta breve, facile e versatile da fare con i vostri bambini nel fine settimana e poi poter conservare in freezer anche per due mesi. Tortine alla carota e mandorle con yogurt. Per circa 24 cupcakes: 200gr di carota, 150 gr di yogurt bianco tipo greco, 5 cucchiai colmi di miele, 2 uova intere, 200 gr di farina di grano duro, 3 cucchiai di olio di semi(meglio il girasole), una bustina di lievito per dolci, 70 gr di mandorle tritate, 70 gr di fecola di patate. Mescolate tutto insieme, l’unica accortezza mettere il lievito alla fine. Preriscaldate il forno a circa 180 lasciare cuore per 15/20 minuti. Per i più golosi potete aggiungere delle gocce di cioccolato fondente nel composto.

Merendi (AMO)ci perché bastano piccole azioni per creare grandi cambiamenti e molta educazione alimentare.

Eleni Pisano
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