Come funziona la nostra Memoria?
Il funzionamento della nostra memoria è paragonabile al funzionamento di un computer: le informazioni vengono in un primo momento registrate, successivamente organizzate in un sistema e infine recuperate all’occorrenza.
La memoria sensoriale, che registra e organizza le informazioni che provengono dai sensi, è in grado di riprodurre in maniera molto precisa lo stimolo che riceve (come una sorta di fotografia). Questo tipo di memoria trattiene l’informazione per un tempo molto breve (circa 1 o 2 secondi); per evitare che si perda l’informazione occorre trasferirla a un altro magazzino della memoria.
Questo secondo passaggio avviene nella memoria a breve termine (MBT) dove le informazioni permangono per un tempo piuttosto breve: la rappresentazione di queste ultime non è completa e pare che dopo circa una ventina di secondi tali dati, se non vengono trasferiti nella memoria a lungo termine, vadano persi. Attraverso la reiterazione semplice (ripetizione) le informazioni possono passare nella memoria a lungo termine (MLT). Per esempio, quando ripetiamo continuamente un numero di telefono che dobbiamo andare a comporre, riusciamo a fissarlo per più tempo nella memoria a breve termine, ma ciò non significa che necessariamente entrerà a far parte nella memoria a lungo termine.
Se le informazioni vengono organizzate (reiterazione elaborativa) è più probabile che riescano ad accedere nella MLT. Possiamo fare collegamenti, associare l’informazione a un’immagine, ecc. Per esempio, se dobbiamo ricordare la lista delle cose da comprare al supermercato possiamo visualizzare la nostra credenza e ricordarci di quello che manca.
Le mnemotecniche sono strategie utilizzate per organizzare le informazioni in modo tale da renderle facilmente rievocabili. Pe esempio, le filastrocche ci aiutano a ricordare alcune regole di grammatica o i mesi dell’anno.
Oltre a questo processo “seriale”, dalla memoria sensoriale alla MLT, molti dati dimostrano che il nostro cervello è in grado di elaborare parallelamente più informazioni.
La memoria di lavoro comprende tanti magazzini di memoria che agiscono sull’informazione. Per esempio, quando dobbiamo risolvere un problema con più passaggi, la memoria di lavoro ci permette di ricordare il risultato di un calcolo e di procedere con il successivo. L’utilizzo di questo tipo di memoria richiede un notevole sforzo cognitivo. Quando siamo impegnati in una conversazione telefonica al cellulare, nella quale viene richiesto uno sforzo riflessivo, la memoria di lavoro viene sovraccaricata: diventiamo meno consapevoli dell’ambiente che ci circonda e dunque, se ci troviamo per esempio alla guida di un’auto, rischiamo di metterci in pericolo.
Nella MLT si distinguono altri tipi di memoria: la memoria dichiarativa (come sono fatte le cose) e la memoria procedurale (come fare le cose).
Nella memoria dichiarativa si distinguono la memoria semantica (conoscenze generali) e la memoria episodica (particolari della nostra vita, le nostre esperienze).
La memoria è costituita da rappresentazioni mentali di gruppi di informazioni legate tra loro (Collins e Quilian, 1969). I dati si connettono l’un l’altro in base alla nostra rappresentazione e organizzazione. Le associazioni che continuamente facciamo costituiscono il nostro sistema di memoria
Dott.ssa Stefania Giuliani, pedagogista
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