Skip to main content

Sgridare i bambini come quando e perché!

Categoria: Educare
sgridare_bambino

Sgridare, rimproverare i bambini ci viene naturale, ma il nostro alzare la voce molto spesso non porta al risultato atteso, allora il chiedersi come quando e perché farlo ci può aiutare a migliorare la nostra efficacia di genitore e vivere al meglio questo momento.

Come sgridiamo nostro figlio? Si possono presentare vari scenari di fronte a questo interrogativo che ci rimanda al tono della voce, quindi alla forma e a cosa “urliamo”, quindi al contenuto.

Di solito la prima parola che si urla è il nome “Luca!!!!” “Giulia!!!!””Andrea”, poi scatta subito il “NOOOO!!!” a caratteri cubitali, e poi potrebbe continuare con “ma sei stupido?!!!”, “cosa ti viene in mente di fare? Sei impazzito?!!!”.

Spesso ci troviamo ad urlare a nostro figlio mentre lui si trova distante fisicamente da noi, con il rischio di dover urlare più volte per farci sentire creando quella classica scenetta dove tutti si girano tranne nostro figlio/a.

Chissà quante volte ci capita di riprendere così ad alta voce i nostri bambini nell’arco di una giornata… molto probabilmente più di 10 volte.

In alcune occasioni quando rimproveriamo c’è un pericolo imminente per cui l’urlata è un richiamo a non farsi male “Stai attento!!!” Oppure può essere per ogni cosa che riteniamo inadeguata “Guarda cosa hai combinato! Ti sei sporcato tutto!”, “Perché ti comporti così mi fai fare sempre brutte figure!!!”.

Perché sgridiamo i bambini? Lo si fa a volte mossi dallo spavento, così spesso quando i figli si fanno male la prima cosa che gli si dice è “Stupido!!! Quante volte ti ho detto di non correre!”.Mentre altre volte rimproveriamo con l’obiettivo di far comprendere a nostro figlio o figlia cosa c’è di sbagliato in ciò che è stato o stanno facendo.

Cosa c’è di sbagliato nello sgridare così?

Magari non è sbagliato il motivo per il quale ci prodighiamo nella predica o nel’urlata, ma il modo sicuramente è da modificare, se il nostro scopo è quello di trasmettere un messaggio di crescita positivo per chi sta imparando a vivere e a relazionarsi col mondo.

Allora rivediamo i modi così da poter evitare dei fraintendimenti nei messaggi che vogliamo dare, se giudichiamo il bambino dicendo “Stupido” “Testa dura” “Gioppino” ciò che passa è che sia sbagliato il bambino e non l’azione che ha compiuto. Allora quello che ci dobbiamo ricordare è di riprendere ciò che è stato fatto così si può trasformare questa frase da “Sei stupida hai versato l’acqua sul tavolo!” al “quando prendi il bicchiere in mano devi stare attenta al non versare sul tavolo l’acqua” oppure, ancora meglio in modo positivo “quando prendi il bicchiere in mano stai attenta a far rimaner tutta l’acqua nel bicchiere”. Questo modo di comunicare aiuta a comprendere quali siano le azioni da evitare, o, ancora meglio a focalizzarsi su cosa ci si aspetta che faccia, senza definire in modo negativo il bambino, così da preservare l’autostima che viene invece indebolita dai vari giudizi “Sei un disastro” “Sei cattivo”.

Cerchiamo di riprendere i bambini subito nel momento stesso in cui è stata compiuta l’azione sbagliata e di farlo a distanze ravvicinate quando siamo sicuri di avere la loro attenzione evitando “la pubblica condanna”. Una volta chiarito che ci dobbiamo focalizzare sull’azione del bambino quando sgridiamo il tono di voce può essere fermo senza raggiungere un volume elevato.

Evitate di utilizzare la “classica sculacciata” non ha nessun valore educativo fa capire ai vostri figli che non sapete usare le parole per dire che quello che succede non vi piace, a lungo andare nostro figlio utilizzerà “le mani” come modo di esprime un disagio con gli altri bambini. All’altro estremo non intervenire mai o giustificare le azioni di nostro figlio con “è stanco” “ha fame” non serve a far comprendere cosa è accettabile e cosa no da parte nostra a nostro figlio. Spesso quando i bambini compiono azioni per noi inspiegabile e inadeguate gli chiediamo il “Perché l’hai fatto?” avere una risposta dai bambini a questa domanda è molto difficile, perché spesso non c’è una ragione ben precisa molto probabilmente i bambini fanno dei tentativi per vedere cosa succede, quali sono le conseguenze delle loro azioni.

Sgridare utilizzando le parole giuste fa crescere il bambino senza sminuire la propria autostima, così il genitore insegna che ci sono le azioni sbagliate e non i figli sbagliati.

Dott.ssa Ilaria Di Ciccio, Psicologa Psicoterapeuta


Seguici su

Articoli correlati

  • dad e adolescenti

    DAD e Adolescenti: il rischio di un'adolescenza vissuta a metà

    Con la DAD viene meno una parte importante importante di socialità per gli adolescenti e il grave rischio che si correre è quello di vivere un'adolescenza vissuta a metà. Vediamo insieme tutti gli aspetti legati a questo tema e capiamo perchè i ragazzi chiedono con forza di poter restare a scuola in presenza!

  • collaborare_casa

    Insegnare ai figli come collaborare nella vita famigliare...che fatica!

    La dott.sa Lucia Todaro, psicopedagogista e consulente di formazione, ci spiega attraverso un video come insegnare ai figli a collaborare nella vita domestica e famigliare. I bambini e ragazzi sono solitamente oppositivi nell'assumersi piccoli doveri e responsabilità, vediamo quindi come fare per cambiare questo approccio!

  • paura_coronavirus

    La paura ai tempi del Coronavirus

    Vediamo  grazie al video della nostra Psicopedagogista Lucia Todaro come fronteggiare la paura che ci pervade legata al Coronavirus.
    Con questi brevi video il nostro augurio è quello di darvi degli strumenti utili per la gestione famigliare di questa situazione di emergenza.

  • passeggiata

    Un'ora d'aria per i bambini ? Pensiamoci bene ...

    Riflessioni della dottoressa Lucia Todaro, psicopedagogista e consulente di formazione, sulla nuova nota ministeriale che prevede un'ora d'aria per i bambini. Guardiamo il suo video.

  • coronavirus_lucia_todaro

    Coronavirus: trasformiamolo in opportunità

    Vediamo grazie al video della nostra Psicopedagogista Lucia Todaro come trasformare questo momento di disagio legati al Coronavirus in opportunità di crescita e di confronto con i nostri figli.

  • Proposte formative psicopedagogiche

    Proposte formative psicopedagogiche per genitori di bambini e ragazzi

    Vi presentiamo le proposte formative per genitori con figli sia nella fascia 0-10 anni che 11 - 18 anni tenuti dalla psicopedagogista e consulente di formazione Dott.sa Lucia Todaro presso lo studio Studio Artesani a Cesano Maderno.