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Scopriamo che cos'è il Mutismo Selettivo nei bambini

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Il Mutismo selettivo è un disturbo “poco conosciuto , ogni seminario, ogni formazione è un passo avanti verso una maggiore divulgazione di informazioni, che serviranno sia ai genitori dei bambini e dei ragazzi che soffrono di mutismo selettivo, sia ai docenti, visto che il sintomo, vale a dire il silenzio, si manifesta quasi sempre per la prima volta a scuola.

Ma entriamo nel dettaglio, cos’è il mutismo selettivo?
“Il Mutismo Selettivo è un disturbo d’ansia dell’infanzia. Un bambino con MS, sebbene in casa o in contesti familiari riesca a parlare normalmente, non riesce farlo in altre situazioni nelle quali ci si aspetterebbe lo facesse.
Ad esempio a scuola presenta difficoltà nell’iniziare spontaneamente la conversazioneo nel rispondere alle domande poste dagli altri. Il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, quinta edizione, DSM-5, e la “Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati” (ICD-10) descrivono l’incapacità di esprimersi liberamente come non dovuta a particolari deficit cognitivi o a immaturità del sistema linguistico, né ad inabilità legate al processo di articolazione ed espressione linguistica” (dal libro Senza Parole – Gorla-Ius-Trivelli).
In breve, e in parole semplici un bambino che soffre di mutismo selettivo è ciarliero, vivace, allegro giocoso a casa, in famiglia o nelle situazioni in cui si sente a suo agio, mentre a scuola (ma non solo anche in presenza di estranei, nei negozi, nei luoghi pubblici) cambia completamente può assumere una postura rigida, non parla ai suoi compagni, né alle insegnanti.

Concetto fondamentale: non c’è alcuna volontarietà nel silenzio. Il bambino non parla perché non può, il silenzio è un sintomo d’ansia altissima.
Ci si accorge che il bambino soffre di mutismo selettivo normalmente verso i tre anni, prima di quest’età si può confondere la riservatezza del bambino per semplice timidezza, ma quando inizia la scuola, se il bambino non parla dopo il primo mese di adattamento, e non ci sono altri fattori che impediscono la comunicazione verbale,  sono proprio le insegnanti ad avvertire i genitori della chiusura del bambino.  

Cosa fare? Non lasciare le cose come stanno, non credere che col tempo poi… non credere che sia timidezza, la diagnosi precoce fa sì che si possa aiutare e intervenire quando il bambino è ancora piccolo e questo accorcia nella maggior parte dei casi i tempi di risoluzione del problema.  Non bisogna forzare il bambino a parlare, è necessario rispettare i suoi tempi, tempi che saranno diversi per ogni bambino, così come la storia di ogni bambino è diversa da quelle degli altri. Ci sono tantissime cose da fare e attivarsi aiuta molto i genitori a sentirsi parte fondamentale  nella strada verso “la parola”, che il bambino deve intraprendere. Occorre rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto di Mutismo selettivo che possa formare un’equipe, un ‘orchestra come dice la Dottoressa Gorla, che suoni strumenti diversi ma in armonia. Il mutismo selettivo è compreso nei B.E.S. quindi è possibile sostituire l’interrogazione orale con quella scritta. Ci sono poi tutta una serie di strategie tecniche da mettere in atto sia a casa sia a scuola che aiuteranno il bambino a sentirsi a suo agio anche a scuola e gli permetteranno di abbassare il livello d’ansia. Queste strategie saranno sviluppate nella giornata di formazione.Spesso alla psicoterapia viene affiancata l’arteterapia che sta dando risultati enormi sui disturbi d’ansia.

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È evidente che questo è solo un accenno di tutto quello che si parlerà il 21 aprile a Renate al Centro Culturale “Alfredo Sassi” via Dante 10, la Giornata di Formazione avrà come titolo “Mutismo selettivo: parliamo di silenzio.
I relatori sono la Dottoressa Gorla, la Dottoressa Tagliabue e il Dottor Corbetta. Due psicoterapeute e un arteterapista che fanno parte e/o collaborano con lo Studio fanno parte dello Studio S.m.a.i.l. (Selectiv Mutism and Anxiety Italian Lab), che è un centro di intervento clinico e di ricerca dedicato ai disturbi d’ansia dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare focalizzazione sul Mutismo Selettivo. Lo Studio Smail ha sedi a Torino, a Milano (Cesano Maderno), a Imperia e a Roma. Oltre al lavoro in Studio si occupano di formazione e informazione per insegnanti, psicologi e professionisti che si trovano a dover interagire con bambini con mutismo selettivo e/o disturbi d’ansia e coordinano ricerca scientifica centrata sul tema.
Per quanto mi riguarda sono una divulgatrice di informazioni sul Mutismo selettivo e organizzo formazioni e seminari da circa due anni e mezzo per conto di associazione, Reti per l’inclusione, Comuni, ne ho al mio attivo circa 24 in altrettante città d’Italia e sempre con le Psicoterapeute dello Studio S.m.a.i.l., posso affermare con certezza che c’è una grande esigenza di in-formazione come ci piace chiamarla.. Io credo che una buona in-formazione serva prima di tutto ai genitori, loro per primi hanno il diritto di essere rassicurati che il mutismo selettivo è un disturbo legato all’ansia e che si può risolvere, questo sentirsi meno soli li aiuterà anche ad abbassare anche la loro…ansia. In seconda istanza è utilissima agli insegnanti che ogni giorno devono far fronte a tante problematiche, sapere approcciare il silenzio dell’alunno/a, sapere cosa fare ma anche NON fare alleggerirà il loro lavoro e renderà più disteso l’ambiente classe, con conseguente beneficio del bambino che soffre di mutismo selettivo che con il tempo si sentirà compreso da tutti e sempre più a suo agio anche a scuola.

Per contattare lo Studio S.m.a.i.l
www.studiosmail.it
per iscriversi alla formazione che ripeto è GRATUITA, per informazioni e spiegazioni inviatemi una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Adriana Cigni
Organizzatrice di seminari e Formazione
Divulgatrice
Editrice A.G.Editions

 


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