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Perché il Natale non sia un flop per i nostri bambini!

Categoria: Educare
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Ci prepariamo a vivere uno dei periodi più magici, belli, significativi dell’anno…che rischia però di diventare una fonte di stress, di esagerazioni e di perdita del senso vero della Festa

Il Natale è Festa, innanzi tutto, per chi crede e si sente felice di rivivere un evento storico che ha determinato nel mondo la Nascita di Colui che ci dà certezza (non solo speranza) che la Vita sia un valore tanto grande da meritare di continuare anche dopo la morte terrena
Per chi crede è questo l’annuncio del Natale che deve essere percepito e trasmesso anche ai bambini: al di là della magia e della poesia del Presepe e della Sacra Famiglia, dovrebbero sentire la Gioia vera di un periodo dell’anno che rende bella, preziosa e sacra la mia vita di bambino . Genitori ed educatori dovrebbero chiedersi quanto fanno, quanto dicono e quanto tempo investono nel creare questa atmosfera che fa star bene…e non mi riferisco alle luci, allo shopping , ai preparativi del pranzo, alla lettera a Babbo Natale … bensì al modo, all’umore, allo stile con cui si fanno queste stesse cose!
Se lo stress fa diventare nervosi, se i regali sono un obbligo carico di ansia e contraddizioni, se a sera non si riesce nemmeno a sedersi con i figli per ascoltare una canzone natalizia o guardare e commentare insieme quel presepe che rappresenta un monito della felicità natalizia, se non c’è parola o gesto o scelta o commento che riguardi la sacralità della Nascita, se tutto si fa come al solito – e peggio del solito perché si è di fretta, stanchi o infastiditi - , se in Chiesa non c’è tempo di passare, e la Messa viene incastrata tra le incombenze mondane del periodo, che Festa di Gioia e di Fede è? cosa resterà ai nostri bambini ?

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Sia per genitori credenti che per genitori indifferenti al valore del Natale, il Natale può essere una occasione preziosa anche di tipo pedagogico se lo stile con cui si vive dicembre porta con sé alcune attenzioni educative.
E’ una occasione che può diventare opportunità se riflettiamo su questa letterina a Babbo Natale che un bambino ha scritto – perché i grandi capiscano..-

Caro Babbo Natale

scrivo a te perché so che tu ti occupi dei regali per festeggiare tutti i bambini , contenti come me, perché invece Colui che nasce e dà speranza al Mondo è Gesù Bambino (e a Lui – che è realmente esistito- potrò credere anche quando saprò che Babbo Natale sono mamma e papà e tutte le persone che da sempre mi amano)
Ti scrivo ma prima ho pensato, e sognato e desiderato …e ora ho deciso cosa vorrei chiederti (mamma e papà quest’anno non mi hanno mostrato un catalogo di giochi, non mi hanno caricato su un carrello del centro commerciale perché “vedessi ma non toccassi” –
ma poi ho visto che compravano o prenotavano, o annotavano sullo smart phone cosa volevo)

E vorrei chiederti, per essere sincero, tante cose che non so se tu puoi portarmele tutte! (perché mi hanno spiegato che perché tutti siano felici io posso scegliere due o tre cose e anche sceglierne una da regalare a quei bambini che anche se sono buoni come me, non possono averle…)
Mamma e papà mi hanno spiegato che posso anche io fare un regalo- pensa che bello - a qualcuno a cui voglio bene e questo mi rende felice!

Allora desidero prima di tutto che mamma e papà giochino un po’ di più con me
(e io prometto di non piangere se perdo, di non arrabbiarmi se non riesco ad essere il numero uno in tutto)

Poi desidero di respirare in casa più sorrisi e parole gentili : ma veri sorrisi, di chi mi guarda e capisco che gli piaccio, vere parole gentili, non per convincermi a non fare capricci ma per dirmi che credono che io sappia come posso crescere bravo e felice.
Desidero anche dei giocattoli; mi piacerebbe che non mi chiedessi quali, ma lo capissi tu, caro Babbo, ascoltando bene quando parlo delle cose che mi interessano davvero, e che mi sorprendessi perché io non faccio elenchi qui nella lettera, ma tu mi conosci davvero e sai Tu - perché sei come mamma e papà- cosa mi piace e soprattutto cosa mi serve davvero per imparare, divertirmi, farmi bene, essere grato nel profondo del cuore.
Vorrei anche che in questo periodo che si chiama Avvento…ogni cosa fosse “illuminata” come le lucine che io e la mamma mettiamo insieme in casa e sull’albero di Natale. Che bello se in questi giorni mi portassero a vedere cose belle, a pensare come è bella e felice la mia vita, a conoscere qualcuno che è meno fortunato di me e mi dimostri che io posso davvero dirti grazie, caro Babbo, anche se solo mi porti un pacchettino o due, ma li ho sperati, desiderati, attesi con gioia condivisa con mamma e papà, e poi ci giocherò con loro (certo nel giorno di Natale mangeremo cose buone, non ne butteremo, ma non troppe cose…altrimenti il tempo per giocare insieme a chi amo sarà poco, e il povero Gesù Bambino non deve rimanere solo in Chiesa ad aspettare che io vada a salutarlo)
Vorrei anche che tutti quelli che mi chiedono “cosa vuoi per Natale ?” , parlassero con Te invece che interrogare me per dargli una risposta; tu dì loro che se mi amano mi regalino un po’ di tempo condiviso (per andare a fare una passeggiata, per accompagnarmi a vedere presepi belli, per giocare con me a nascondino, per leggermi un libro di fiabe, per invitarmi a casa loro senza mamma e papà e farmi sentire grande e capace!)
Per favore , caro Babbo Natale, Tu che sei il postino di Gesù, digli che sono felice del Natale e che lo ringrazio per essere nato…e che sono stupito che Lui – il festeggiato – sia così poco ricordato, pensato e accolto da mamma e papà nella nostra casa
La mia promessa è che cercherò di essere contento e buono: chissà forse se prometto questo a mamma e papà, loro sapranno rendere bello felice e buono il nostro Natale 2017!

 

Dott.sa Lucia Todaro

 

 


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