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L'importanza dell'amicizia nel benessere dei bambini

Categoria: Educare
amicizia

Essere parte di un gruppo significa avere la possibilità di sperimentare lo scambio e il confronto tra pari (Palmonari, 1979).

Ciò rappresenta in adolescenza un “terreno fertile” da “coltivare” per garantire la crescita e la maturazione della propria identità.

Il confronto tra pari permette di percepire le differenze e dunque di riconoscersi come individuo, con  caratteristiche proprie. I ragazzi entrano a far parte di un gruppo per soddisfare i propri bisogni di sostegno, condivisione e approvazione (bisogno di affiliazione). Nel momento in cui l’adolescente sviluppa i propri valori e consolida i propri interessi, il suo bisogno evolve gradualmente in un bisogno specifico di appartenenza: la ricerca diviene ora più selettiva e mirata ad attività e valori in sintonia e coerenti con la propria immagine di sé. Il gruppo del basket o gli scout sono esempi di gruppi formali nei quali prevale  l’osservanza di norme e valori precisi. Nei gruppi informali (gruppo amicale), dove non vi è alcun riferimento alle istituzioni, l’adolescente ha maggiormente la possibilità di esprimersi in maniera autentica.

Le dinamiche di gruppo possono favorire od ostacolare il senso di autonomia e la libera espressione: la discussione favorisce l’espressione di sé, la rigidità di certe norme e valori, al contrario, può determinarne un arresto.

All’interno dei gruppi misti, la compresenza di maschi e femmine favorisce un avvicinamento e un primo contatto rassicurante con l’altro sesso: la mediazione del gruppo facilita la nascita delle prime relazioni intime e sentimentali.

Nelle relazioni tra pari, l’amicizia risulta essere un valore importante in grado di accrescere il benessere dell’individuo in termini di sviluppo delle capacità di cooperazione e di negoziazione.

Mentre i preadolescenti considerano l’amicizia caratterizzata dalla condivisione (stare insieme) e dalla cooperazione (fare qualcosa insieme), gli adolescenti ricercano in una relazione di amicizia il riconoscimento delle caratteristiche personali e il reciproco accettarsi. Aumenta il bisogno di intimità, la ricerca diviene più esclusiva, si sviluppa ulteriormente l’empatia (“mettersi nei panni dell’altro”), la fiducia e i  supporto sono alla base della relazione. L’adolescente, affidando all’amico le proprie confidenze, certo del rapporto di fiducia che li unisce, ha la possibilità di essere aiutato e sostenuto nella risoluzione dei problemi.

Le relazioni di amicizia caratterizzate da intimità e affettività favoriscono l’adattamento sociale e il benessere individuale, preservando dal rischio di disagio.

Dott.ssa Stefania Giuliani, pedagogista


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