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L'importanza di "Giocare"

Perché è importante giocare? Possono esserci differenti letture dell’esperienza ludica.

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Come funziona la nostra Memoria?

Il funzionamento della nostra memoria è paragonabile al funzionamento di un computer: le informazioni vengono in un primo momento registrate, successivamente organizzate in un sistema e infine recuperate all’occorrenza.

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L’aggressività come risposta

“Colui che dà libero sfogo a gesti violenti non farà che incrementare la propria rabbia”( Darwin - L’espressione delle emozioni negli animali e nell’uomo, 1872)

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Essere e far parte di un gruppo: influenza al pensiero indipendente

Conformarsi alle norme del gruppo può determinare la perdita del nostro pensiero indipendente, ma per prima cosa vediamo come può definirsi un gruppo?

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CONCENTR-AZIONE: come perderla facilmente e quali azioni per favorirla

Avere una buona concentrazione significa essere in grado di “concentrare” tutta la nostra attenzione su quelle informazioni che dobbiamo memorizzare.

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La violenza assistita: gli effetti diretti e indiretti sui bambini

Il CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia) fornisce la seguente definizione di violenza assistita (2003):

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Stai attento!! Attenzione e concentrazione alla base dell’apprendimento

Ciascuno di noi è continuamente sottoposto a una serie di stimoli provenienti dall’ambiente esterno: input che colpiscono i nostri sensi dandoci informazioni di tipo visivo, tattile, acustico, ecc.

bisogni_educativi_speciali

Didattica inclusiva...a proposito di BES (Bisogni Educativi Speciali)

In una classe emerge un’eterogeneità di bisogni educativi che rispecchia la diversità di ciascun alunno. Brahm Norwich (2000) ha distinto questa serie di bisogni in comuni, specifici (condivisi da un gruppo) e individuali.

primo giorno di Scuola.

Il primo giorno di Scuola... una giornata importante sia per i piccoli che per i genitori!

Il primo giorno di scuola rappresenta un momento carico di significato e denso di emozioni che richiama alla memoria di noi adulti una serie di ricordi, più o meno piacevoli, legati a questo momento.

compiti vacanze

Vacanze in arrivo....E' ora di fare i compiti!!!

I compiti a casa favoriscono lo sviluppo del senso del dovere e soprattutto permettono di sperimentare e consolidare modalità per auto organizzarsi, sviluppando in questo modo  una progressiva autonomia.

apprendimento

Canali sensoriali e stili di apprendimento

Ciascuno di noi ha un proprio modo di apprendere che definisce la nostra diversità, e dunque la nostra unicità, come individui.

Apprendimento

I prerequisiti alla base dell'Apprendimento

Le abilità, il carattere e la personalità del bambino vanno formandosi durante i primi anni di vita: nel periodo prescolare è importante lavorare sullo sviluppo dei prerequisiti alla base dell’apprendimento. 

apprendimento

Difficoltà e Disturbi specifici dell'Apprendimento: un punto di partenza

All’inizio della scuola primaria tutti gli alunni possono presentare una serie di difficoltà nell’acquisizione di quelle abilità specifiche che sono alla base dell’apprendimento della lettura, della scrittura, del calcolo, della comprensione del testo, ecc.

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Il senso di autostima nel bambino

L’autostima, come percezione e considerazione del proprio valore, è un costrutto che evolve di pari passo con le esperienze di vita del bambino e nasce necessariamente nell’interazione con gli altri. Una bassa autostima è spesso frutto di una serie di fallimenti nei rapporti primari genitore-bambino: la sensazione costante di non sentirsi amato, apprezzato e considerato dal genitore, provoca nel bambino un senso di disperazione tale da condurlo gradualmente a credere di non essere lui stesso meritevole di amore.

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Metodo Montessori: il bambino al centro

Maria Montessori  (1870-1952) fu la prima donna italiana a conseguire la laurea in medicina: possiamo ricordare il suo volto impresso sulle vecchie banconote da 1000 lire ormai in disuso.
Il metodo educativo che porta il suo nome, cosiddetto  “metodo Montessori”, viene  definito dall’autrice come una scoperta e non come un’invenzione: si tratta di un metodo che nasce e si sviluppa a seguito dell’esperienza diretta avuta con i bambini.

rabbia

E lasciami...Gridare!!

Molti bambini scelgono di affrontare da soli le emozioni più dolorose (“autocontenimento” -  Winnicott, psicoanalista inglese) convinti che chiedere aiuto aumenterebbe il proprio malessere o peggio li esporrebbe nuovamente al rischio di un rifiuto. Reprimono i propri sentimenti dolorosi che continuano a crescere e ad alimentarsi dentro di sé: da soli non sono in grado di gestire questo groviglio interno e dunque lanciano all’esterno “segnali” volti a individuarne la presenza.

Apprendere…che paura!!!

In una situazione di apprendimento scolastico, all’interno di un sistema strutturato, la risultante del processo di adattamento può determinare una serie di problematiche legate all’individuo che apprende e all’organizzazione del sistema stesso. Il sistema scolastico, con la sua funzione di istruzione e formazione degli individui,  si ritrova sovente a dover fronteggiare forme di disagio sempre maggiori e nuove.

Apprendere..che emozione!!

Apprendere per il “semplice” piacere di imparare: ciò è possibile nel momento in cui l’esperienza di apprendimento provoca in noi un’emozione positiva. Tutte le nostre azioni sono volte al raggiungimento di determinati fini, al soddisfacimento di precisi bisogni: le emozioni possono favorire o ostacolare il raggiungimento di uno scopo.

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Comunicare non è facile, bisogna saper educare i figli!

Un essere umano esprime i propri bisogni ,entra in relazione con gli altri , riesce a “dire se stesso” in funzione della capacità di comunicare.Ogni individuo ha una innata e personale predisposizione a comunicare.

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Come parlare ai nostri figli in maniera efficace e positiva!

“Quante volte te lo devo dire?”, “ Perché non mi ascolti mai?”, “ Cosa parlo a fare…tanto….” , “Vieni al dunque!”, “Non guardarmi in quel modo perché mi fai star male”, “Chi tace acconsente…” , “ Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”….

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Educare i propri figli alle relazioni umane in famiglie e con gli amici

Vorremmo tutti un mondo in cui le relazioni umane , quelle autentiche, fossero l’ingrediente essenziale della nostra vita e della vita dei nostri figli. Come aiutare un bambino a comprendere il fascino e l’importanza di stare con gli altri, ascoltare e parlare con gli altri, fidarsi e affidarsi agli altri, condividere, collaborare, sostenere e saper creare legami che abbiano significato e diano benessere.