L'impegno di insegnare e di imparare: riflessione sui compiti e i problemi della scuola e su come affrontarli

Nell'ambito del nuovo ciclo "Ripensiamoci” un incontro molto interessante per i genitori

L’impegno di insegnare e di imparare - Riflessioni sui compiti e i problemi della scuola e su come affrontarli

Primo appuntamento per giovedì 24 ottobre alle ore 21 nell'Aula Magna "Emilio Alessandrini" in via Minerva 1 a Monza

Per questo nuovo ciclo di “Ripensiamoci” abbiamo coinvolto scuole, dirigenti, insegnanti e studenti delle scuole superiori secondarie del territorio e abbiamo concentrato l’attenzione su tre argomenti principali: l'integrazione degli studenti stranieri, la matematica e le scienze, la storia e l’educazione civica.

Dopo aver analizzato il rapporto tra informazione, comunicazione e social media nel precedente ciclo di “Ripensiamoci”, passiamo ora ad approfondire un altro tema fondamentale per la nostra società: i compiti e i problemi nella scuola, le sue funzioni prioritarie, capacità e aspettative, criticità e risultati.

Il primo incontro del 24 ottobre vede la partecipazione di Benedetta Tobagi, autrice del libro reportage "La scuola salvata dai bambini". I cambiamenti sempre più veloci, rendono difficile una concomitante efficace accettazione, anzi, creano disagio, dubbi e paure irrazionali. L’autrice è andata a vedere cosa succede nelle scuole primarie: un viaggio che comincia ad Amatrice e percorre tutto il perimetro dello stivale, da Roma a Torino, da Brescia a Palermo e restituisce un'esperienza umana straordinaria, rivelando tutta la ricchezza emotiva e culturale che le classi multietniche stanno portando al sistema scolastico italiano.

Crescere e studiare in una classe mista permette di conoscere una porzione di mondo più grande: così uno dei momenti più attesi è la condivisione di storie legate al proprio Paese d'origine e si impara a fare tesoro della diversità. Benedetta Tobagi racconta le piccole e grandi gesta di allievi e maestri che sanno come
"accompagnarli senza imbrigliarli, senza condizionarli, senza togliere dalle loro ali di farfalla la polvere sottile che consente di prendere il volo".

Un’occasione per riflettere sulle nostre quotidianità con lo sguardo rivolto alla comprensione, nel senso vero del termine.